Galerie virtuelle de de giovanni luigi

exposition De Giovanni Luigi a Firenze

De Giovanni Luigi a Firenze

Du 16/12/2023 au 10/01/2024

La galleria Mentana di Firenze, in prossimità delle feste natalizie, come ogni anno, il giorno 16 dicembre 2023 dalle ore 17,00 alle ore 20.00 terrà l’opening di “Orizzonti Contigui” Rassegna di Artisti Internazionali che animerà lo spazio sito nel cuore di Firenze, in via della Mosca, 5.

Orizzonti Contigui
Attraverso le opere in mostra è possibile immergersi nelle descrizioni di pensieri, idee e sensazioni che danno luogo al mondo degli artisti presenti che, nella realizzazione delle opere, hanno trovano l’occasione per avventurarsi nelle sfaccettature della natura fatta di paesaggi e di atmosfere, per ritrovarsi nel mondo della fantasia o nelle problematiche dei percorsi dell’uomo, fino ad attraversare riflessioni o sogni che muovono dall’Io o dalla religiosità. Colori, pennellata e percorsi capaci di trasmettere il mondo della bellezza e delle contraddizioni dell’uomo che è sempre alla ricerca di quei valori che danno senso alle opere di questa bellissima rassegna artistica.

L’evento sarà anche occasione per scambiarci gli Auguri di Natale.

Artisti presenti in Mostra:
Eva Breitfuss - Audrey Traini - Lis Engel – Giancarlo Cerri – Aldehy – Bianca Vivarelli – Krasimir S. Marinov – Eileen Herres – Valerio Tanini – Tina Hliblom-thibblin - Camilla Vavik Pedersen – Patrizia Pepe – Luigi De Giovanni – Salvatore Magazzini – Anna Lapshinova


Galleria d’Arte Mentana
Arte Moderna e Contemporanea
Via della Mosca, 5r
50122 Firenze (Italia)
Telefono/Fax: +39 055 211985
Cellulare: +39 335 1207156
Email: galleriamentana@galleriamentana.it

Lieu: firenze

exposition La pizzica: un percorso dell’animo

Du 23/10/2023 au 31/10/2023

La pizzica: un percorso dell’animo
Per le opere in mostra l’artista ha scavato nelle sensazioni che in lui, salentino, hanno suscitato e suscitano ancora i gesti e i movimenti che accompagnano questa ancestrale danza. Luigi De Giovanni ha sempre vissuto la pizzica ma per chiarirsi meglio le idee, per realizzare le opere, l’ha studiata sino ad immergersi nelle atmosfere che suggerisce.
La pizzica è donna, è espressione di sensibilità, grazia e sofferenza che ancora si manifestano in movimenti e passi zoppicati che apparentemente suggeriscono allegria ma, nella realtà di un tempo che non c’è più, nascondono angoscia, fame: desiderio d’avere attenzione anche se solo per i contorcimenti che tanto coinvolgevano e coinvolgono. La pizzica, che aveva in sé religiosità e paganesimo, ha perso l’aspetto originario, che portava a San Paolo a Galatina flotte di tarantolate e pellegrini, per diventare spettacolo che riempie piazze con un ritmo che arriva alla pancia risuonando in un’amplificazione delle sensazioni che costringono a movimenti che fan dimenticare le angosce e i problemi. Luigi De Giovanni è come se sentisse il rullar dei tamburi che pare abbiano guidato le sue pennellate che rapide si sono mosse sulla tela a lasciar sensazioni: tracce di colore efficaci nel comunicare il messaggio. L’artista ha voluto raccontare il suo sentire che lo riporta all’imbrunire nelle aie delle campagne del paese dove le giovani, stremate dalla fatica, trovavano la forza di ballare al rullare di tamburi e i suonatori si sfinivano e spesso si ferivano nella foga delle percussioni incessanti che facevano vibrare i pendaglietti appesi al telaio per aumentare il colore del suono. Nelle opere in mostra si avvertono le emozioni, i ricordi, il Genius e l’Humus del Salento e pare di sentire le canzoni che esprimevano gli stati d’animo e i morsi della fame che potevano riportare al doloroso pizzico della tarantola che costringeva alla danza.
Un’interessante mostra che racconta l’amore dell’artista per la sua terra e per le tradizioni che la contraddistinguono. Federica Murgia

Lieu: Specchis

exposition La pizzica: un percorso dell’animo

La pizzica: un percorso dell’animo

Du 23/10/2023 au 31/10/2023

La pizzica: un percorso dell’animo
Per le opere in mostra l’artista ha scavato nelle sensazioni che in lui, salentino, hanno suscitato e suscitano ancora i gesti e i movimenti che accompagnano questa ancestrale danza. Luigi De Giovanni ha sempre vissuto la pizzica ma per chiarirsi meglio le idee, per realizzare le opere, l’ha studiata sino ad immergersi nelle atmosfere che suggerisce.
La pizzica è donna, è espressione di sensibilità, grazia e sofferenza che ancora si manifestano in movimenti e passi zoppicati che apparentemente suggeriscono allegria ma, nella realtà di un tempo che non c’è più, nascondono angoscia, fame: desiderio d’avere attenzione anche se solo per i contorcimenti che tanto coinvolgevano e coinvolgono. La pizzica, che aveva in sé religiosità e paganesimo, ha perso l’aspetto originario, che portava a San Paolo a Galatina flotte di tarantolate e pellegrini, per diventare spettacolo che riempie piazze con un ritmo che arriva alla pancia risuonando in un’amplificazione delle sensazioni che costringono a movimenti che fan dimenticare le angosce e i problemi. Luigi De Giovanni è come se sentisse il rullar dei tamburi che pare abbiano guidato le sue pennellate che rapide si sono mosse sulla tela a lasciar sensazioni: tracce di colore efficaci nel comunicare il messaggio. L’artista ha voluto raccontare il suo sentire che lo riporta all’imbrunire nelle aie delle campagne del paese dove le giovani, stremate dalla fatica, trovavano la forza di ballare al rullare di tamburi e i suonatori si sfinivano e spesso si ferivano nella foga delle percussioni incessanti che facevano vibrare i pendaglietti appesi al telaio per aumentare il colore del suono. Nelle opere in mostra si avvertono le emozioni, i ricordi, il Genius e l’Humus del Salento e pare di sentire le canzoni che esprimevano gli stati d’animo e i morsi della fame che potevano riportare al doloroso pizzico della tarantola che costringeva alla danza.
Un’interessante mostra che racconta l’amore dell’artista per la sua terra e per le tradizioni che la contraddistinguono. Federica Murgia

Lieu: Specchis

exposition Percorsi

Percorsi

Du 12/12/2021 au 08/01/2022

Luigi De Giovanni

Percorsi

Sutta le Capanne du Ripa Piazza del Popolo, 21A
Studio 22 Piazza del Popolo, 22 Specchia (Lecce)

11 dicembre 2021 dalle 10.00 alle 18.00 sino all’8 gennaio 2022

Evento organizzato nell’ambito della
17 “Giornata del Contemporaneo”
indetta da
AMACI - Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani

Saluti delle Autorità Istituzionali

Allestimento: Arch. Stefania Branca

A cura di: e20cult con il patrocinio del Comune di Specchia

Info: federica@murmurofart.com cell. 3292370646Percorsi

I misteriosi percorsi delle idee, che nascono lentamente prorompendo sino a diventare racconti, si vestono di colori, di sensazioni, d’interiorità e di vita. Raccolgono i ricordi del tempo, le impressioni di un attimo, le luci cangianti della natura che vive, per farli diventare d’incanto pennellate, fissate creando atmosfere che vogliono andare oltre il reale: oltre l’angoscia che in questi ultimi due anni ci ha attanagliato. È così che Luigi De Giovanni, seguendo i suoi pensieri, ci dona il suo mondo, le sue emozioni: il suo essere artista. Per la Giornata del Contemporaneo vuole regalarci sensazioni di risveglio o meglio di rinascita nella speranza che tutto finisca al più presto per riprendere nella gioia del vivere senza l’angoscia del COVID 19.
Federica Murgia

Lieu: http://www.degiovanniluigi.com

exposition mostra di LUIGI DE GIOVANNI

mostra di LUIGI DE GIOVANNI

Du 20/07/2019 au 30/07/2019

Castello Risolo Specchia, Piazza del Popolo
mostra di Luigi De Giovanni
L’artista nelle opere presenti in questa mostra ha indagato la società di oggi con tutte le sue contraddizioni, la bellezza malinconica del breve tempo dei fiori e la poesia del paesaggio che sa suscitare poetiche emozioni.
La mostra è organizzata da Il Raggio Verde Edizioni, Arteluoghi e e20cult con il patrocinio del Comune di Specchia in collaborazione con la Pro Loco di Specchia

Scheda
Titolo: Ossimori pittorici
Artista: Luigi De Giovanni
Inaugurazione: 20 luglio ore 20,30
Dal 20 al 30 luglio 2019
Orario Ingresso: dalle ore19,00 alle ore 22.00
Presenta la mostra Raffaele Polo
Allestimento dell’Arch. Stefania Branca
Incursioni live all’armonica Luca Nicoli, alla chitarra Davide Benegiamo
Luogo: Castello Risolo Piazza del Popolo, Specchia LECCE

Info: arts@degiovanniluigi.com
Cell. 3292370646
www.degiovanniluigi.com

Saluti istituzionali:
Alessandra Martinucci Sindaco di Specchia;
Chiara Nicole Lia Assessore alla cultura

Luigi De Giovanni con la sua pittura istintiva, traboccante di tracce dei percorsi del pensiero, si apre all’esterno seguendo sensazioni che muovono dal suo Io. I suoi soggetti sono i paesaggi, in quest’occasione, soprattutto del Salento dipinti nei mutamenti stagionali, i fiori recisi che dalla rigogliosità piena di speranza dei boccioli di vita lasciano cadere i petali nel tramonto dei loro giorni, le carte dove le garze suturano ferite troppo profonde e troppo spesso nascoste nei cuori delle persone che soffrono, i jeans nel loro racconto di lavoro e rivoluzione delle idee, purtroppo deluse: jeans diventati apparenza, strappati e lisi prima d’essere usati in una finzione vuota. La mostra è tutto questo: un’indagine profonda della società dove l’essere conta meno dell’apparire, dove la finzione è più vera del reale.
Gli ossimori pittorici di Luigi De Giovanni
di Raffaele Polo
Da dove cominciamo, con luigi de Giovanni? Verrebbe da suggerire che e? importante, più che sufficiente, scorrere i suoi dipinti, le sue creazioni, per avere una esperienza esaustiva e completa di questo artista multiforme che ci impressiona con il suo linguaggio diverso ma sempre coerente in una sorta di ossimoro pittorico, De Giovanni convince e si fa comprendere sia che percorra le vie tradizionali del figurativo (i fiori, i paesaggi) sia che solleciti con l'intrigante astrattismo sia che ci inviti all'informale dei suoi 'jeans', messaggi espliciti di una società contemporanea anch'essa permeata di contraddizioni e nonsense.
Forse, la ricerca dell'intellettuale potrebbe essere articolata nella per nulla peregrina intenzione di scoprire a quali di questi 'generi' il bravo De Giovanni si senta più portato. se, cioè, nel suo intimo artistico alligni con più radicata fermezza il testimone del secolo scorso oppure se l'uomo nuovo del XXI secolo sia quello che i suoi colori, le sue composizioni vogliono annunciare.
Fatto sta che la piacevolezza riservata al fruitore dei lavori di questo artista e? comunque univoca e di uguale spessore: ci si addentra negli scorci delle terre genuine del Salento e non solo, in una sorta di 'natura universale' ben codificata da colori e soggetti. oppure si sposta lo sguardo sulle spontanee composizioni floreali, percependo quasi il delicato, naturale odore dei fiori e delle erbe appena colte...
o, ancora, le appena abbozzate figure femminili ci fanno partecipi di una introspezione a meta? tra il drammatico e l'erotico, sintetizzando esitazioni e pudori ricchi di sfumature.
il discorso diventa più intrigante con le composizioni che utilizzano il tramite dei 'jeans', oggetto-simbolo di una planetaria rivoluzione del costume e della moda, indubbiamente capaci di comunicare messaggi sublimali e silenziosi soprattutto con le recenti scelte relative a strappi e tagli. come non ricordare la rivoluzione di Fontana, le sue ferite sulla tela tese a far vedere cosa c'e? 'dietro' la tela, ancor più importante di cioè che e? davanti... ma ricordiamo, cosi?, su due piedi, le invenzioni di Enrico Bay, dedicate alla satira delle grandi uniformi militari o ecclesiastiche, campite sulla superficie con dovizia di ammennicoli, intrusioni e interventi, in un chiaro discorso dissacratorio. o, ancora, le realizzazioni con pezzi di manifesto di Rotella e, scendendo nel particolare, il materismo sempre più presente nei messaggi di tanti artisti che simboleggiano, via via nei loro lavori, le più evi- denti rappresentazioni totalitarie di scritte e oggetti, sino a raggiungere i più scalmanati writer della street art, mai sazi della propria espressività mutuata da muri e vagoni di treni... con de Giovanni, le frasi, i simboli, gli oggetti-simbolo sono mutuati in un completo contesto di interventi cromatici che scuote e denuncia, ponendo l'attenzione via via sulle tematiche prescelte per lanciare provocazioni e messaggi. un mondo pittorico colmo di pathos e movimento, che richiama, per certi versi, quello che fu il Futurismo nel secolo scorso.
ma poi, senza parere, l'artista torna ai suoi soggetti ricchi di introspezione e, pur nella loro spesso evidente immobilita?, al mondo di sogni, colori e atmosfere che lo chiamano a ripetere, ogni volta in maniera unica e particolare, quel groviglio di vegetazione o le canne palustri di un angolo di creato... per non parlare del mare, che affiora quasi a sorpresa, ad irradiare tutto il suo fascino e la sua maestosità, a riempire con toni immutabili di disponibile umanità, le tele paesaggistiche di grandi dimensioni che paiono voler abbattere qualsiasi confine pittorico, riversando sulle fiancate della struttura dipinta le proprie colorazioni, affermando con forza che non esistono, non devono esistere limiti, pastoie e argini tecnici per chi vuole rappresentare, pur se in uno spazio limitato, tutta la bellezza dell'universo.
ancora un ossimoro: l'infinito racchiuso in uno spazio finito.
ma quanta abile professionalità, frammista alla poesia di un animo sensibile, in queste fresche composizioni che coinvolgono appieno con la loro presenza e testimoniano la grande capacita? affabulativa di de Giovanni.
non e? facile, in realtà, decifrare completamente i meccanismi che l'artista di specchia ci sottopone, quasi senza parere e ci lascia li?, guardandoci di sottecchi, attento ma con aria indifferente, quasi a scusarsi per ciò che ci sta mostrando. ma quei soggetti, quei colori entrano profondamente nel nostro animo, riescono a coprire ed annullare le ombre e le mostruosità che spesso vogliono annientare il senso positivo dell'arte, e intendono donarci pace, cultura, sicurezza nel sentimento e nella poesia. ecco allora, come per miracolo, che il caleidoscopico mondo pittorico di Luigi De Giovanni diventa una medicina miracolosa, un vero e proprio rimedio all'indifferente trascorrere di grigie quotidianità, ravviva- te spesso solo dall'indossare uno scolorito jeans...
no, i jeans di luigi sono coloratissimi e ricchi di umore e sapore.
i suoi messaggi sono pieni di fascino e intenzione positiva.
il suo sguardo sereno e pacato e? proprio li?, nei suoi quadri, nelle composizioni che, in maniera diversa ma sempre efficace, si susseguono in una infinita galleria di Bellezza e sapienza.
Raffaele Polo



Lieu: http://degiovanniluigi.com

exposition ORIZZONTI CONTIGUI

ORIZZONTI CONTIGUI

Du 14/12/2018 au 31/01/2019


GALLERIA D’ARTE MENTANA
Via della Mosca, 5r - FIRENZE
ORIZZONTI CONTIGUI
Rassegna di Arti visive Contemporanee 2018 - 2019
A cura di
Giovanna Laura Adreani, Art Director
OPENING
Galleria d’Arte Mentana
Venerdi? 14 Dicembre dalle ore 18.00
OPENING
Borghese Palace Art Hotel
Sabato 15 Dicembre dalle ore 19.00
ORIZZONTI CONTIGUI e? il titolo della rassegna che verrà allestita nella citta? di Firenze nel periodo Natalizio. La mostra si estendera? su due prestigiosi spazi espositivi che, pur differenti tra loro, sotto il profilo della finalita?, riescono a dialogare in nome dell’arte.
La storica Galleria d’Arte Mentana e il prestigioso Borghese Palace Art Hotel, struttura ricettiva quattro stelle, in questa occasione ospiteranno opere di artisti internazionali attentamente selezionati.
In questo modo il tempo e lo spazio si dilatano all’infinito inseguendo pensieri, colori e forme che, in fughe metaforiche, riportano al dialogo, per condurre un viaggio interiore ad un percorso espositivo che descriva puntualmente le tendenze artistiche contemporanee. Il clima si fa suggestivo e i cambiamenti repentini riescono ad esaltare l’omogeneita? spirituale dell’intento delle due esposizioni.
Giovanna Laura Adreani - Art Director
ARTISTI IN MOSTRA
Francesca Coli, Salvatore Magazzini, Bianca Vivarelli, Luigi De Giovanni, Julie Redivo, Rosario Bellante, Audrey Trani, Camilla Vavik Pedersen, Daria Gravilina, Carla Castaldo, Roberto Loreto, Wilma Mangani, Giampaolo Talani, Sergio Benvenuti, Salvatore Fiume, Mario Schifano, Riccardo Licata, Piero Dorazio, Ugo Nespolo, Emilio Tadini, Vittorio Tessaro, Antonio Corpora
Galleria d’Arte Mentana - Via della Mosca, 5r – Firenze
Borghese Palace Art Hotel - Via Ghibellina, 174r - Firenze
Telefono +39 055 211985 Fax + 39 055211985 - 335 Cell. + 39 3351207156
www .galleriamentana.it
galleriamentana@galleriamentana.it


Lieu: www.galleriamentana.it

exposition Il silenzio della solitudine di Luigi De Giovanni

Il silenzio della solitudine di Luigi De Giovanni

Du 13/10/2018 au 25/10/2018

Il silenzio della solitudine di Luigi De Giovanni
e20cult - Sutta Le Capanne du Ripa
Sutta le Capanne du Ripa Piazza del Popolo 21A e Studio 22 Piazza del Popolo 22 Specchia Lecce
13/10/2018 - 25/10/2018 10:00 - 20:00
e20cult - Sutta Le Capanne du Ripa

Allestimento: Architetto Stefania Branca
la mostra verrà aperta venerdì 12 ottobre e terminerà il 28 ottobre

Il silenzio della solitudine porta l’artista a riannodare i fili dei suoi pensieri per ancorarli nella memoria e farli riemergere nel momento creativo in climi che raccontano dialoghi interiori: angosce esistenziali o ricerca di sprazzi di aspettative che necessitano d’essere fissate per uscire dai tormenti. Grovigli di sensazioni s’incrociano in racconti che trovano le linee conduttrici in garze che, ricoprendo antichi intrecci di canapa o fili del ricordo, suturano le ferite del tempo che ha deluso i sogni. Per l’artista la ricerca dell’Io si fa urgente in pennellate e segni che vogliono ammantare lo smarrimento creato dagli eventi. Così i fogli si riempiono di filati e colori: di storie che sgorgano accavallandosi e saldandosi precipitosamente sino trovare la conclusione in una catarsi che porta Luigi De Giovanni a sprofondare nei meandri dei suoi turbamenti per ritrovarsi in sensazioni di pacato rasserenamento e di sottile gioia di vivere. I racconti si librano e i fogli prendono vita su stenditoi che attraversano lo spazio seguendo il ritmo di una brezza di speranza che va oltre il tempo per dare, finalmente, voce al silenzio della solitudine.
Attività collaterali
Installazione e performance in contemporanea nelle due sedi
con Il Raggio Verde s.r.l. Editoria e Comunicazione
Per informazioni
• Telefono: 329 2370646
• Email: lmfedeg@libero.it
• Sito Web: http://www.degiovanniluigi.com/

Lieu: http://www.degiovanniluigi.com